La passione per il gioco del calcio è assai precoce in Castiglioncello, come dimostra che: l’U.S. Castiglioncello nasce ufficialmente il 27/12/1919 dalla fusione di due società preesistenti lo Sporting Club Italia e la Tirrena.

 

Come a dire che un paese che all’epoca non giungeva 1000 anime, aveva ben due squadre calcistiche.

La fusione portò alla stesura di un vero e proprio statuto sociale che fu approvato dai soci il 20/04/1920, dopo di che la società, affiliatasi nel frattempo alla Federazione Italiana Gioco Calcio iniziò la sua quasi novantennale attività (interrotta solo, forzatamente, negli anni della guerra) nel calcio dilettantistico toscano.

Quel primo statuto fa ancora bella mostra di se nella sede di via della pineta a ricordare a tutti una tradizione che viene da lontano.

Nei primi anni d’attività, quando la passione contava più delle disponibilità finanziarie, la società azzurra partecipò spesso a campionati che al tempo costituivano il vertice del dilettantismo toscano, si ricorda ad esempio un campionato 1925/26 al quale i Castiglioncello partecipava insieme a squadre come l’u.s. Carrarese, l’u.s. Pontedera, lo sporting club Pietrasanta ecc…

Il periodo tra le due guerre è segnato da presidenti quali Stefano Galli, Giuseppe Bini, Magrini dr. Probo, dettero al C.cello calcio l’onore di portare alla ribalta atleti che avrebbero militato sui palcoscenici nazionali di serie A e B, come i locali fratelli Faccenda, Mazzini e Natale ( tutt’ ora il più giovane debutto in serie A a 15 anni nel Livorno) Bruno Deri, Vittorio Bini ed il cecinese Ricciardo Mastalli.

Dopo la guerra, sotto la presidenza di Rino Rossi, si riprende la disputa dei campionati dilettantistici, ma le cose si sono fatte più difficili, il paese è piccolo e con il passare degli anni assume sempre più importanza anche nel calcio dilettantistico la forza economica delle società e pertanto C.cello non può più competere a certi livelli e deve limitarsi a figurare in campionati di modesto livello; nonostante ciò ogni tanto qualche bello exploit viene a dare lustro al blasone azzurro, come nella stagione 56/57 quando, sotto la presidenza Biotti, viene vinto il campionato di 2a Divisione ed il C.cello torna finalmente in 1a Divisione.

Nel 60/61 ( presidenza Rossi Rino) gli azzurri tornano nell’elite del calcio toscano e gareggiano con il Cecina, Ponsacco,Cascina ecc…); seguono alcuni buoni campionati ( presidenza D’Abramo), ma poi al società torna a disputare tornei di seconda categoria.

Sotto la presidenza del Dr. Ferretti il C.cello torna a vincere un campionato (76/77) ed a frequentare la 1a categoria che sembra più consona al passato della società.

Alcuni anni tranquilli, dopo un rimbalzare tra 2ª e 1ª categoria (anni 80). Retrocessione in 2ª nell’84-85 e immediata risalita col successo in campionato; nuovo scivolone nell’86-’87 e vittoria nell’ 87-88. Dopodiché buoni campionati di Prima fino al 1999-2000 che segna una caduta che relega la squadra in 2ª categoria dove disputa tornei di vertice, ma perde regolarmente gli spareggi per risalire.

Finalmente il ritorno in 1ª categoria nel 2004-2005 per poi retrocedere l’anno seguente perdendo l’ennesimo spareggio. Quindi la storia recente: nel 2006-2007 la bella cavalcata in Coppa Toscana che fa guadagnare la promozione perché finalista; infine, dopo 2 sofferte salvezze, la recente vittoria alla finale playoff (2009/10).